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Guida per ricerche responsabili con il metal detector

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La legislazione italiana, pur con le tante revisioni di questi ultimi anni, vieta l'asportazione di oggetti archeologici da qualsiasi contesto. Sono innumerevoli i dibattiti che da alcuni anni si stanno facendo per arginare la piaga dei cosiddetti "tombaroli", ma il legislatore è riuscito solamente ad inasprire le sanzioni senza preoccuparsi di leggere adeguatamente i fenomeni che ruotano attorno al problema della conservazione e custodia dei tesori archeologici.
Riteniano infatti che l'attuale legislazione debba essere modificata nella direzione già intrapresa dal governo inglese nel corso di questo millennio che ha responsabilizzato gli hobbisti per metterli al servizio della comunità e delle autorità competenti con notevoli successi.
Non dobbiamo infatti pensare al fenomeno dei ricercatori come ad una enorme rapina protratta nel tempo. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti di cercatori occasionali e hobbisti che non ne ricavano utile, ma lo fanno per semplice passione o per combinazione fortuita. Il problema non è fermare queste persone, ma istruirle e sensibilizzarle per fare si che possano legalmente perseguire gli scopi della propria passione in collaborazione con le autorità.
Pensiamo, infatti, che il problema primario per chiunque trovi qualcosa sia di capire se esso sia un oggetto di valore storico o archeologico. Si pensa infatti che il 99% dei ritrovamenti di oggetti non identificati finisca in discarica con un gravissimo danno per le conoscenze che potremmo fare di cose e luoghi (strati).
Una reale collaborazione tra hobbisti e soprintendenze permetterebbe da un lato di recuperare enormi quantità di reperti e di scoprire luoghi, ma dall'altro permetterebbe anche di contrastare le attività di quei tombaroli che sono diventati anche pericolosi criminali oltre che distruttori del vero tesoro stratigrafico del nostro paese.
In aggiunta annotiamo di come le legge inglese preveda la registrazione su delle banche dati on-line di libera fruizione per chiunque del materiale trovato (www.finds.org.uk) e il possesso dei beni dopo la valutazione delle autorità, con le conseguenti possibilità di realizzare dei guadagni.
La preoccupazione non deve essere quella di impedire i guadagni, ma di impedire che di un pezzo se ne perdano le tracce e la documentazione.

Per diffondere anche in Italia una maggiore cultura di responsabilizzazione e invitare a una più stretta collaborazione con le autorità, abbiamo tradotto e in parte modificato questo vademecum scaricabile in originale dal sito sopra citato.
.

Prima di inziare le ricerche
1. Non entrare nelle proprietà private senza permesso. Per prima cosa è sempre bene chiedere il permesso al proprietario o all'occupante del terreno e informarsi sulla situazione effettiva o presunta del terreno stesso. Ricorda che qualsiasi terreno ha un proprietario. Per evitare qualsiasi conseguente disputa è sempre consigliabile fare un accordo scritto sulla proprietà di qualsiasi oggetto ritrovato.
2. Nel caso si stiano esplorando zone confinanti con siti protetti dalle autorità, è bene prestare estrema attenzione ai confini dei terreni che non sempre sono ben definiti.
3. E' fortemente consigliato di iscriversi a qualche associazione o club specializzato in attività di ricerca con il metal detector che assicuri cooperazione e scambi con altri gruppi che praticano questo hobby con responsabilità.
4. E' opportuno di familiarizzare con le tecniche di conservazione, pulizia e archiviazione degli oggetti archeologici. Una piccola guida è possibile è fruibile al sito www.finds.org.uk (in inglese).
5. E' bene informarsi per tempo su quali sono le autorità competenti (Soprintendenze Archeologiche) e avere a portata di mano gli adeguati numeri telefonici.

Durante le ricerche
6. Per quanto possibile è sempre meglio lavorare su del terreno già smosso in modo da non creare troppo disturbo al legittimo occupante. Sui terreni agricoli la cosa migliore è lavorare successivamente all'aratura e scavare non oltre la profondità pescata dall'aratro.
Nel caso si facciano ricerche in terreni incolti o comunque non ancora smossi occorre fare molta attenzione a non rovinare il contesto archeologico (terreno) che è molto più prezioso dei tesori metallici rilevabili.
7. Minimizzare sempre l'impatto delle nostre ricerche adoperando strumenti adatti e reinserendo materiale non interessante nel posto dove lo si è trovato per ridurre al minimo i danni alle stratificazioni archeologiche.
8. Registrare i luoghi di ritrovamento il più accuratamente possibile per ciascun oggetto trovato con fotografie, mappe topografiche almeno 1:100 oppure strumentazioni GPS. E' opportuno schedare il materiale e inserire ciascun pezzo in una differente busta.
Le coordinate del ritrovamento in qualsiasi forma non devono essere concesse a terze parti senza il consenso del proprietario del terreno o dell'occupante (vedi anche punto 10).
9. Rispettare le leggi vigenti e le ordinanze locali. Lasciate sempre tutto come quando lo avete trovato (per esempio il cancello di una proprietà) e non provocare danni a cose o animali, non spaventare o disturbare gli animali, e non lasciate in giro eventuale spazzatura.

Dopo la ricerca
10. Mostrare ogni oggetto trovato al proprietario/occupante del terreno.
Sarà bene con il suo consenso avvisare di ogni ritrovamento la competente autorità archeologica locale.
Al momento non è disponibile un registro per questi ritrovamenti per una lacuna legislativa, ma sempre possibila appoggiarsi a siti esteri per non privare la conoscenza degli studiosi di eventuali rarità e novità.
11. Nel caso si sia trovato qualcosa di molto grande (come un relitto) o una elevata concentrazione di ritrovamenti sarà bene avvisare immediatamente qualche esperto o la competente Soprintendenza Archeologica.
La legge italiana al momento non da alcun diritto sugli oggetti trovati anche se il proprietario è d'accordo a lasciarli andare. E' reponsabilità delle Soprintendenze decidere se gli oggetti ritrovati sono di interesse pubblico/archologico o no. In genere i piccoli ritrovamenti vengono lasciati a coloro che li ritrovano a patto che essi siano registrati presso la soprintendenza.
12. Chiamare immediatamente la polizia nel caso in cui vengano ritrovati resti umani.
13. Chiamare immediatamente la polizia, e avvisare il proprietario nel caso in cui si sospetti di avere ritrovato materiale esplosivo.
Nel caso spegnere immediatamente ogni oggetto elettrico nelle vicinanze compreso il metal detector e se si volesse utilizzare il cellulare disporsi molto distanti dal sospetto ordigno. Le onde emanate dai dispositivi elettrici possono innescare i detonatori.

 

 

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© 2000-2007 LMB   -  Last Update: 17-lug-2007