Il Lino
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Anche la questione del lino presenta qualche incertezza. Le tracce del suo uso sono indubbie, ma i rapporti di scavo e le osservazioni fatte suoi reperti in epoche successive appaiono confondere un pochino. Ad esempio per il Fayoum si parla di uno strato di feltro mentre negli esemplari di Dura si vedono ancora oggi gli strati originali di lino e su questa soluzione mi sono mosso.
Seconda faccenda: gli strati di tessuto in alcuni esemplari erano presenti solo su un lato, altre volte su due, altre volte il cuoio era presente addirittura su entrambi i lati. Insomma pare che non vi fosse una regola prestabilita, ma non si capisce se le differenze fossero soluzioni ad esigenze particolari, moda, pallini dei costruttori o scelte dovute dalla necessità e dai materiali a disposizione. Alla fine ho fatto quello che mi parrebbe più logico ovvero mettere il lino su entrambi i lati per creare una sorta di protezione al legno dalla mistura colla+lino, inglobando anche le stecche metalliche. Il sandwich ottenuto è molto soddisfacente per compattezza e durezza.
E' molto importante, almeno per la parte frontale che il lino sia ben tirato e non vi siano bolle ne di colla ne di aria per non compromettere la stesura succesiva del cuoio. Le scappassero delle bolle una volta asciutta la colla, si dovrà praticare un taglio sulla bolla e poi con altra colla incollare il tessuto che si è rialzato.
Fig.25 Prima stesura del tessuto per prendere la misura.
Fig.26 Rimozione delle eccedenze dopo l'incollaggio.
Figg.27-28 Ultimo passaggio con abbondante colla sui bordi con lo scopo di rendere consistente il bordo unendo bene legno, colla e lino. Premendo il tessuto la colla passa dall'altra parte producendo delle bollicine che basterà stendere con il dito. Il tutto verrà rinforzato dalla bordatura anche dell'altra parte di lino.
Figg.29-30 Nel foro centrale si dovrà asportare gran parte del tessuto lasciando una parte da rivoltare e incollare verso l'interno.
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