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La Paenula e il Sagum
Conosciamo pochissimo riguardo ai vari tipi di mantelli
che i romani adoperavano per ripararsi dal freddo e dalla pioggia.
Per la maggior parte le evidenze sono di carattere iconografico, mentre l'archeologia ci
aiuta molto poco.
Per la grande quantità di illustrazioni sia scultoree che musive e pittoriche, sappiamo
che la paenula e il sagum erano i capi di abbigliamento per il freddo più diffusi tra i
soldati romani.
Colore e aspetto
Le uniche evidenze che abbiamo sui colori sono di marrone chiaro tendente
al giallo. L'aspetto generale è quello della lana cotta, ovvero una consistenza ruvida e
un'apparenza di materiale non particolarmente raffinato.
Materiali
L'unico ritrovamento completo di una paenula è quello di un vero e proprio
impermeabile di pelle, pervenutoci parecchio rigido, ma dotato di un curioso cappuccio a
punta verso l'alto.
Tracce di tessuti in lana, per la verità piuttosto rari, parlano di lane di vari animali, ma
in prevalenza di pecora.
Come fare una paenula
La realizzazione è molto semplice e non richiede alcuna conscenza particolare.
Si suggerisce di procurarsi un buon pezzo di lana cotta calcolando la lunghezza dalle spalle fino
al ginocchio. A questa misura aggiungete all'incirca 20cm per il giro spalle.
La larghezza è data dalla vostra apertura delle braccia: fate in modo che la copertura raggiunga metà
avambraccio.
La forma complessiva non è esattamente ellittica, ma le linee laterali sono più piatte.
Una volta realizzata la forma provvedete a fare il buco per la testa che deve essere un cerchio di
circa 15-20 cm di diametro.
Da questo praticate un taglio per il lungo da uno solo dei due lati della paenula: questo corrisponderà
all'apertura sul davanti che poi chiuderemo con dei bottoni e delle asole.
Ricavate poi un cappuccio cucendo un pezzo di lana come nella figura 2 e agganciatelo al perimetro del
buco della testa dalla parte dove non c'è il taglio verticale (parte di dietro).
Fig. 2 - Lo schema
Fig. 4 - La paenula indossata
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